Sono
trascorsi oltre undici anni da quando Enzo Bearzot ci ha lasciato era il
21 dicembre 2010, come molti sanno ad Aiello e Joannis, Enzo Bearzot è
nato a Joannis il 26 settembre 1927, e dopo pochi anni la sua famiglia
venne ad abitare ad Aiello in via Genova Cavalleria.
È
stato calciatore ed allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore o
mediano. La sua notorietà si è concretizzata nel 1982 quando era alla
guida della nazionale italiana di calcio durante il campionato mondiale
in Spagna, vinto dagli azzurri. Soprannominato Vecio (vecchio), detiene
il record di panchine da Commissario Tecnico della Nazionale italiana.
Enzo Bearzot guidò l’Italia 104 volte, dal 27 settembre 1975 al 18
giugno 1986.
Il
circolo culturale Navarca e il Comune di Aiello del Friuli,
inaugureranno domenica 8 maggio un importante monumento gnomonico in
memoria di Enzo Bearzot, il concittadino che ha saputo nella sua vita
onorare in ambito sportivo l’Italia ed il suo paese Aiello del Friuli.
Il
monumento gnomonico attualmente trova la sua collocazione nel Cortile
delle Meridiane del Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale
dove sono presenti 23 orologi solari che segnano i vari metodi di conta
delle ore che l’uomo ha utilizzato per misurare il trascorrere del tempo
dall’antichità fino ai tempi moderni.
Il
complesso gnomonico è costituito da un solido “archimedeo” chiamato
icosaedro troncato, utilizzato come struttura geometrica per il pallone
da calcio, composto da 32 facce in acciaio costituite da 20 esagoni di
colore grigio chiaro e 12 pentagoni di colore marrone scuro, iscritti in
una sfera di 180 centimetri di diametro.
Sulle
facce a forma di esagono sono stati incisi quindici meridiane ognuna di
forma diversa perché legata all’orientamento diverso che ogni superficie
esagonale possiede. Ognuna porta il nome di un giocatore della squadra
italiana di calcio dell’epoca, abbiamo quindi la meridiana di Dino Zoff,
di Paolo Rossi, di Fulvio Collovati, di Marco Tardelli, e via via poi
tutti gli altri giocatori.
Quando
la luce del sole illumina lo strumento gnomonico, si possono consultare
contemporaneamente durante i vari periodi dell’anno dalle cinque alle
otto meridiane “operative”, che segnano tutte insieme l’ora solare di
Aiello.
Su
ognuna delle facce pentagonali sono stati tracciati a taglio laser
passante i dodici simboli dello zodiaco: aquario, pesci, ariete, toro,
gemelli, cancro, leone, vergine, bilancia, scorpione, sagittario e
capricorno.
Una luce collocata all’interno del “pallone” illumina la sera il suo
interno completamente vuoto, essa filtra dalle figure dei simboli
zodiacali e dai lati aperti di tutti gli esagoni e pentagoni che
compongono il solido, creando un suggestivo aspetto scenografico.
Da
questa breve e sintetica descrizione si può comprendere che la sua
costruzione ha richiesto un particolare impegno progettuale e
costruttivo e la sua originalità gnomonica rende il monumento dedicato a
Enzo Bearzot unico nel suo genere nel mondo. Merita l’attenzione non
solo degli appassionati di meridiane, ma anche di tutti coloro che amano
il mondo del calcio italiano.
Circolo culturale Navarca
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